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Augusta Baldioli

La valle delle pentole

Dalla nostra inviata ai confini dell’irrealtà

(Da Miopia n.26, dicembre 1995)

Avete dei nonni o dei vecchi zii che si meritino il vostro affetto rispettoso? Credete che la terza età possa esser sinonimo di qualche handicap fisico e di qualche valore di vita acquisito con gli anni? Allora, cercate di preservarli da quelle gite organizzate che vanno al mare o nei santuari sui pullman durante la settimana, per “sole 16.900 lire e con diritto al regalo”: è una questione di rispetto per la dignità umana, quindi è un fatto politico che dovrebbe interessare anche finanza e carabinieri se davvero fossimo in quel Bel Paese tanto sognato negli anni addietro.

Invece, è soltanto un fatto di costume, uno dei tanti che indicano i tempi che ci corrono addosso. Io ho provato, ho pagato di persona, posso raccontare. Ho voluto andare ad Alassio, in un lunedì d’ottobre, con una semplice prenotazione telefonica ad un anonimo numero di telefono; partenza alle 6.10 ed arrivo in serata con autobus Gran Turismo, viaggio + colazione + pranzo + regali appunto a sole L.16.000. E sul volantino d’invito c'è il nome (non l’indirizzo) dell’Agenzia ed il numero di “Lic.” e di pol. Ass. RC e della legge 27.12.77, che naturalmente son verifiche alla portata di tutti...

Infatti, ho viaggiato benissimo, ho avuto davvero la colazione ed un dignitoso pranzo con primo e secondo, sono stata al mare due ore e mi han riportata a casa indenne alle ore 22 ch’è un orario buono per tutti. Non mi hanno regalato il Supermix per omogeneizzare “qualsiasi alimento” ma mi han dato una graticola antiaderente che dovrebbe compiere miracoli di cottura, ed in più ho avuto anch’io come tutti un ombrellino di tulle che salva il pranzo da mosche ed insetti volanti, nonché un set di cinque forbici di tutte le misure possibili ed immaginabili. Dov'è la truffa? Non c’è truffa e nemmeno inganno, tutto regolare, è questo che non quadra assolutamente. Come può avvenire e ripetersi questo miracolo di generosità gratuita che coinvolge migliaia di gitanti?

Semplice, c’è la vendita promozionale, come ormai avviene dappertutto ed ormai non mi stupirei proprio più se anche la messa della domenica s’interrompesse prima del Vangelo e saltasse fuori un angelo a vender orologi svizzeri tempestati di diamanti veri. Avevo ingenuamente pensato che “la dimostrazione” dei prodotti con offerta avvenisse in una fabbrica o in un grande magazzino: mi aspettavo che tutti si comprasse qualcosa di inutile pur di contraccambiare la gentilezza dell’invito a spasso, e che tutto ciò occupasse un’oretta, facciamo anche due.

Macché, si arriva in un posto fuori dal mondo, dopo una deviazione dall’autostrada, si viene infilati in un alberghetto che altrimenti avrebbe vita grama, si entra in una “sala da pranzo” con una sola uscita e con i tavolini già apparecchiati a fianco di materassi e coperte, pentole e super pentole , tutti lì che sembran morti, e da quel momento si è sotto sequestro per quattro ore filate, anche più. In attesa che arrivi “il venditore che deve fare la dimostrazione”, si viene invitati a fare un po’ di karaoke e impudicamente delle brave nonnine eccitate si mettono a cantare “Sapore di sale” credendosi Nilla Pizzi che ringrazia per i fior. Arriva “il principale” che ha dovuto rotolar giù dal letto apposta per noi, giacché il dimostratore ha avuto un incidente in macchina proprio quel mattino li: ‘sto principale è uno a cui manca soltanto la coccarda azzurra degli unti dal Signore per essere il simbolo del milanés che si fa tutto da solo e perciò non lamentiamoci per come riesce (sembra Massimo Ghini che interpreti quello che scende dalla turbo col leasing). Le nonnine ed i nonnini vorrebbero forse uscir fuori a veder la luce del sole ed a prendere un po’ d’aria prima del cafferino che non avranno, ma sanno di esser sotto sequestro davanti ai materassi, alle coperte di vera pecora ancora da tosare ed a quelle pentole che sostituiscono una casa intera e risolvono ogni problema della vita: qualcuno cerca timidamente di brontolare, ma viene immediatamente additato al pubblico ludibrio come colui che non apprezza la buona educazione altrui e sul quale non si infierisce “soltanto perché potrebbe avere l’età di mio padre”, cosi dice l’unto imprenditore che infatti è un signore in ogni sua manifestazione e colpisce immantinente anche un bravo ometto accusato di aver il sorriso ironico (subito le donne vicine di tavolo cercano di salvare sia il primo che il secondo, arrivando a dire che quest’ultimo aveva lo stesso sorriso ebete già alle elementari, quindi non sta disprezzando la super pentola né tanto meno i regali materassi che sono in grado di prevenire “lo spezzamento delle cartilagini che dà l’artrosi” nonché di sanare le più inveterate cervicali).

A ‘sto punto io non ero più sicura di saper trattenere né le risate né le urla e, attraversando la sala piena di occhi terrorizzati dal mio ardire, sono uscita all’aria aperta: per un attimo ho temuto che la porta fosse chiusa dall'esterno e noi si fosse tutti blindati, ma sono una malignazza perché la porta era aperta e fuori c’era il sole su una deserta e squallida strada di montagna sulla quale nessuno avrebbe fermato la sua macchina in salita o in discesa per liberarci dagli organizzatori della gita. Che dopo tre ore ci hanno rilasciati: tutti i gitanti avevano comprato super pentole, materassi, cuscini e macrocoperte disegnate da un famoso stilista, tutti avevano pagato tremila lire per un bicchierotto di pessimo vino servito a tavola in bottiglia; nessuno aveva osato rifiutare l’acquisto di bagni-schiuma e lozioni per i piedi, esattamente simili a quelli del discount ma offerti come se fossero quantomeno benedetti dalla Madonna di Lourdes.

vignetta di Lenka

Alla loro uscita dal bunker (pardon, dall’alberghetto) ho visto le facce di tutti quei pensionati e quelle pensionate, ho visto anche le due sposine totalmente rincoglionite dalle galanterie dell’imprenditore e dell’autista, mio malgrado ho sentito i commenti e le parole di ognuno dei sopravvissuti: ognuno si giustificava di non aver potuto comprare più di un materasso o di un cuscino, alcuni si giustificavano di non aver comprato la pentola ma soltanto perché ce l’hanno già, qualcuno si vantava di aver comprato tutto, pochi si vergognavano come ladri per non aver potuto comprare niente, quasi tutti erano sinceramente dispiaciuti del fatto che l’imprenditore si fosse dichiarato un po’ deluso dalle scarse vendite (sic). L’intera compagnia si divideva fra coloro che si sentivano a posto perché avevano comprato più che potevano, e quelli che si sentivano maledetti da Dio e dalla sua organizzazione perché avevano comprato soltanto un po’ di bagni-schiuma. Una brava donnetta ha spiegato che bisogna comprare, altrimenti non ci avrebbero più portati a spasso. Eppure, son sicura, tutti e tutte le mie compagne di viaggio, che nel ritorno si sono prodotti nel racconto di barzellette sporche e vecchie raccontate da cani, son brava gente. E quelli dell’“organizzazione” son gente che se non facessero questo, farebbero di peggio. Non è tristemente significativo tutto ciò?

Se avete ancora in casa dei vecchietti dignitosi, salvaguardateli per favore. E se invece si son già abituati a far ‘ste gite, non lasciate troppo a lungo i nipotini incustoditi con loro, perché i bambini - lo dicono tutti! - son la speranza per il domani...

Augusta Baldioli

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