torna a ....

Juno

Regia di Jason Reitman

USA, 2007
con Ellen Page, Michael Cera, Jennifer Garner

Juno ha sedici anni. Rimane incinta in un’esplorazione sessuale con un amico intimo, quando vanno al di là di un po’ di petting.

Non è passione che li spinge, ma un po’ di curiosità, forse noia.

Quando scopre di essere rimasta incinta, in quel rapporto senza prima né poi, il primo pensiero di Juno è abortire.

La compagna di scuola antiabortista

Si reca in un centro dove aiutano le donne nella sua situazione, ma una compagna di scuola di Juno, che fa propaganda antiabortista davanti al centro, la convince a cambiare idea.

Il fatto ( falso) che il feto abbia già le unghie tocca la fantasia infantile di Juno, che decide di tenere il bambino per darlo in adozione appena nato.

In seguito si reca con il padre dai genitori che vogliono adottare il bambino: abitano in un quartiere ricco, con case in muratura, grandi stanze. (Le case della maggior parte degli americani non sono tanto presenti nei film: case di legno, a volte issate su delle palafitte di ferro lasciate nude per mancanza di soldi).

Juno con il padre

Se Juno e il padre vogliono che sia gente per bene quella che si occuperà del bambino, anche i genitori adottivi vogliono assicurarsi che il figlio da adottare abbia genitori per bene.

Tutto fila liscio: i genitori adottivi si impegnano a pagare tutte le spese mediche e dell’ospedale in particolare. E finita lì.

Juno comincia ad ingrossarsi. La moglie del padre, Brenda, che Juno tratta con sufficienza se non con ostilità, si dimostra efficiente nell’adattare i vestiti della ragazzina al corpo che muta. Inoltre la fa mangiare in modo salutare, la tiene lontana dal microonde ecc.

Juno fa un'ecografia, accompagnata dall'amica e dalla matrigna

Brenda non è più di tanto coinvolta dalla gravidanza di Juno. Non che sia irresponsabile o indifferente. È una specie di assistente sociale che veglia sulla quasi-bambina.

Juno fa delle improvvisate nella casa dei futuri genitori adottivi. Civetta, senza rendersi conto, con il giovane marito. È tanto piccola che non ha ancora adottato una comportamento adulto con i maschi.

La matrigna, a sapere di queste irruzioni di Juno nella casa della coppia ricca, disapprova blandamente.

La coppia dei genitori adottivi si sfascia: non per colpa di Juno, che è solo l’elemento scatenante che mette in luce il fastidio dell’uomo all’idea di diventare padre. È stufo in anticipo.

Ma Juno, individuata nella moglie, Vanessa, colei che vuol davvero fare da madre a suo figlio, le scribacchia un messaggio in cui le assicura di voler continuare tutto, anche se Vanessa è rimasta sola.

A scuola

Nella fase finale della gravidanza, con un enorme pancione, Juno sopporta stoicamente le prese in giro dei compagni di scuola.

Si arriva al parto.

Il padre è vicino a Juno. La incoraggia facendole presente che la prossima volta che si troverà in una simile situazione, sarà per se stessa.

Brenda forse per curiosità, forse per senso di responsabilità, va a vedere come se la cava Vanessa con il piccolo appena nato, in ospedale.

La ragazza è così presa, così emozionata, ha un tale timore di sbagliare, che Brenda si rassicura e rassicura la giovane madre: sei come tutte le madri (non preoccuparti di essere una madre adottiva).


Il bambino ormai è nella casa di Vanessa, nella propria stanza. Al muro, ben incorniciato, solo quel foglio dove Juno ha scarabocchiato quelle parole di fiducia.

Juno, senza più la pancia, va in bicicletta a trovare il suo amico.

Brenda rimane a casa a giocare con il cane. Quel cane che prima non poteva avere, perché pareva che Juno fosse allergica alla saliva canina.

La gravidanza è stata, per Juno e per la matrigna, una reciproca scoperta.

Brenda è stata più che una madre. Senza drammi, serena, ha agito con saggezza. Molte cose Juno, con i suoi sedici anni, non poteva saperle.

Juno non ha più motivo di provare fastidio per Brenda: ha visto la sua esperienza, la sua intelligente vigilanza.

Il film in un certo senso non dice niente di nuovo. Quel che c’è di nuovo, è l’insolita bellezza di Juno. Tutto sembrare poggiare su questa ragazzina coraggiosa, dal linguaggio e dai gesti poco castigati, con una pancia che la rende goffa.

Anche Brenda, per quanto sia un personaggio secondario, è molto interessante. Non si immischia nelle cose di Juno e lascia che sia il padre a relazionarsi principalmente con la ragazzina.

Però, quando è necessario, Brenda entra in azione. Eccola al capezzale di Juno, la quale è furiosa perché l’epidurale non arriva. Brenda alza la voce, che si sbrighino a fare quella maledetta iniezione “a sua figlia”.

Elena Fogarolo

torna a ....